Ho trovato il video sul canale YouTube – SINTESI DIALETTICA “per l’identità democratica – riviste online di cultura” in cui vengono pubblicati brevi video spesso di sfumatura filosofica associati a tematiche di attualità, come la mafia.
Dall’Olanda, dove opera la “mocromafia”, Floriana Bulfon, giornalista di “Repubblica” e “Espresso”, spiega che le mafie sono un problema globale che
richiede una risposta globale, e individua le loro caratteristiche comuni. La giornalista spiega coma, la criminalità organizzata delle mafie, continua ad
avanzare, arrivando a creare alleanze internazionali, e diffondendosi su tutto il territorio mondiale. Partendo dall’Olanda, e oltre alle celebri organizzazioni italiane, vengono citati numerosissimi paesi; Irlanda, Albania, Belgio, Francia, Russia con le declinazioni georgiane e cecene, Narcos in Sudamerica, colombiani, domenicani, messicani, brasiliani, cileni, peruviani, operativi con le loro filiali negli Stati Uniti e in Europa. In Asia, Giappone, Pakistan, India, Singapore, Filippine, fino in Africa. La mafia è attiva su tutti i continenti, e sono tutti in stretto contatto.
Del video mi è rimasto impresso il momento in cui la giornalista spiega da dove viene il grande potere che rende le mafie preoccupanti e pericolose. La
risposta sta proprio nel consenso stesso di chi vive a contatto con queste organizzazioni e nel controllo del territorio. La mafia si sostituisce alle
istituzioni ufficiali, si presentato alle realtà locali come tutori e difensori contro ladri e rapinatori, arrivano a rimpiazzare la giustizia dove lo Stato non
arriva. Vengono spiegate nel dettaglio le modalità con cui questi si arricchiscono, diventando punti di riferimento per le comunità più povere. Trovo il video molto interessante, la giornalista argomenta in maniera chiara e scorrevole. Partendo dalla “mocromafia” viene illustrato il quadro genarle, delle caratteristiche e dei modi di agire che accomunano tutte le organizzazioni. Le mafie comunicano, e comunicano molto bene, per prima cosa tra di loro, necessariamente con le istituzioni, corruzione e minaccia, ma soprattutto con la popolazione, offrendo illusioni di speranza.