Fabrizio Moro, il cantautore della canzone, dichiara di aver scritto di getto il testo subito dopo la visione di un film sulla vita di Falcone e Borsellino. Nel video compare anche Rita Borsellino, la sorella del magistrato ucciso dalla mafia, che ha deciso di partecipare alle riprese dopo aver letto il testo della canzone di Fabrizio Moro. Nel video indossa un cappotto rosso, simbolo del sangue versato dal fratello Paolo Borsellino. La canzone è stata scritta pensando alla mafia e descrive in modo molto forte ciò che la mafia provocò nel passato e cosa provoca ancora oggi; costringe infatti molte persone al silenzio ma allo stesso tempo ad essere vittime della più potente organizzazione illecita contro lo stato. Il messaggio che la canzone vuole trasmettere è rivolto soprattutto a noi giovani, che non dobbiamo arrenderci e dobbiamo combattere la mafia perché ognuno di noi è libero e non ha il diritto di privare l’altro della libertà fisica e morale. Ho trovato questo video su YouTube digitando semplicemente il titolo della canzone che conoscevo già poiché mio papà me la faceva ascoltare sempre in macchina. Penso sia utile guardare questo video perché ogni singola parola descrive in modo molto chiaro la mafia e l’omertà che impone, gli “angeli” che hanno lottato contro di essa e la guerra che lo stato dovrebbe cercare di vincere contro la mafia.