Ispirata dal precedente incontro con “Schermi in classe”, mi ha incuriosito la vastità di pubblicità mandate in onda e basate sugli stereotipi che sono solitamente associati alla mafia.
Questo video contiene solo cinque spot, ma ognuno di essi ha effettivamente qualcosa in comune con quelli presenti negli stessi cinque minuti e ventisette: ogni pubblicità qui presente tende a raffigurare i personaggi mafiosi sempre vestiti eleganti, altezzosi, silenziosi irascibili, vendicativi, italiani, ricchi e rispettabili. Una cosa che però secondo me non è colta da tutti quelli che guardano questo genere di pubblicità, da cui potrebbero rimanere indignati, è il fatto che esse possano contribuire a ridicolizzare la stessa mafia e quindi a incentivarne la cattiva fama.
Per quanto sia un tema serio, che ha portato a un numero abnorme di morti, stragi e vite rovinate, credo che spesso per avere un’efficacia sul pubblico si abbia bisogno di puntare sullo scherzo: anche se l’obiettivo di questi spot sicuramente non è di contribuire alla condivisione del fenomeno della mafia, ma vendere un prodotto, essi non possono che sottolineare, con leggerezza, i suoi lati negativi e le ferocità che essa comporta.