Cercando su Google le parole “mafia” e “codice d’onore”, ho trovato un articolo, riportato sotto, che ha attirato la mia attenzione. Anche dopo aver letto questo, ritengo che le mafie abbiano un codice d’onore, ma in realtà non lo rispettino. Nel 2007 fu sequestrato al boss mafioso Salvatore Lo Piccolo una sorta di decalogo con i punti del ” codice d’onore” che i mafiosi devono rispettare. Li riporto qui:
Non ci si può presentare da soli ad un altro amico nostro, se non è un terzo a farlo.
Non si guardano mogli di amici nostri.
Non si fanno comparati con gli sbirri.
Non si frequentano né taverne e né circoli.
Si ha il dovere in qualsiasi momento di essere disponibile a Cosa nostra. Anche se c’è la moglie che sta per partorire.
Si rispettano in maniera categorica gli appuntamenti.
Si deve portare rispetto alla moglie e ai bambini.
Quando si è chiamati a sapere qualcosa si dovrà dire la verità.
Non ci si può appropriare di soldi che sono di altri e di altre famiglie.
Non può entrare in Cosa nostra chi ha un parente stretto nelle varie forze dell’ordine, chi ha tradimenti sentimentali in famiglia, e chi ha un comportamento pessimo e che non tiene ai valori morali.
Leggendoli capiamo quanto siano subdoli e falsi. Guardiamo il punto che afferma di rispettare le mogli, quindi le donne, e i bambini: invece, in 120 anni di storia criminale italiana i ragazzini assassinati risultano almeno 108, e la prima è stata Emanuela Falzone, 17 anni, uccisa nel 1896.