Sicilia. 23 giugno 2020.
Il servizio trasmesso al Tg2000, che ho trovato inserendo le parole chiave “mafia” “Sicilia” e “boss”, ha colpito la mia attenzione per alcuni particolari che il giornalista Federico Plotti sottolinea.

Gli incontri tra i nuovi boss del mandamento avvenivano alla luce del sole, anche a bordo di gommoni al largo della città di Palermo con l’obiettivo di rafforzare il potere del clan nel capoluogo e mostrarlo a tutti.
In una sola mattinata la polizia ha fatto più di 50 arresti, tra cui anche alcuni parenti del boss. Giulio Caporrino (il reggente del mandamento) è tornato, così, in carcere per la terza volta. Nel servizio si dichiara anche che la polizia stava cercando di arrivare a Matteo Messina Denaro (il latitante numero uno).

Ho trovato interessante che il servizio sottolinei come i boss si sentano al sicuro, non si preoccupano di nascondersi, né di vivere il loro codice d’onore in segreto. Si scambiano un bacio per confermare la loro fedeltà, incuranti di poter essere ripresi.
Smania di potere o voglia di comunicare a tutti la propria presenza sul territorio? Sono sicuri di essere intoccabili? Forse erano sereni perché qualcuno li proteggeva?
Sicuramente questo video è stato per me una conferma che le Mafie comunicano e anche alla luce del sole.

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