Deciso ad approfondire il ruolo della donna all’interno del contesto mafioso, ho ricercato su Youtube un video partendo dalle parole ‘mafia’, ‘donna’ ed ‘onore’ e, dopo averne visionati alcuni, ho selezionato un piccolo documentario in cui Pietro Grasso, ex procuratore nazionale antimafia, parla della questione.
Grasso incentra tutto il video sulla descrizione di tre tipi di donne mafiose: le ‘devote’, quelle ‘d’onore’ e le ‘ribelli’.
Le prime sono solitamente mogli o parenti di uomini facenti parte di qualche organizzazione mafiosa; queste donne sono fedelissime alla mafia, talvolta più devote a questa che ai propri familiari; un esempio è la sorella di Buscetta che disconobbe il fratello dopo che questo era diventato collaboratore di giustizia.
Quelle d’onore, invece, sono donne che partecipano attivamente alle attività criminali; queste, soprattutto in passato, non erano controllate o sospettate in quanto era opinione diffusa che i mafiosi fossero esclusivamente uomini.
Infine ci sono le ‘ribelli’, donne che, pur essendo cresciute in un contesto mafioso, rinnegano le loro origini per inseguire la via della legalità.
In conclusione, a seguito della visione di questo video, mi pare evidente come le donne non solo siano ampiamente presenti all’interno delle organizzazioni di stampo mafioso, ma che svolgano anche un ruolo attivo nella gestione degli affari criminali.