Il linguaggio mafioso è composto dalla gestualità, ritualistica, simboli e di tanti silenzi, anche attraverso i silenzi i mafiosi parlano. Un codice verbale e non verbale tramandato da uomo d’onore a uomo d’onore durante il “battesimo”, ovvero il rito di affiliazione alla famiglia. Anche la comunicazione mafiosa ha subito dei cambiamenti per stare al passo con i tempi: dalle lettere di scrocco di fine 800, ai vecchi pizzini, ai messaggi cifrati sui social, alle ospitate ed interviste in TV.