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In questo video viene mostrato il sistema con il quale la criminalità organizzata sfrutta migranti africani per raccogliere pomodori dai campi nella provincia di Foggia, Puglia. Essi, volendo guadagnare il minimo indispensabile per sopravvivere e aiutare la loro famiglia, accettano di svolgere questo lavoro (non avendo altra scelta), ma a che prezzo? Le condizioni dei braccianti sono estreme: vengono trattati come schiavi, sono costretti a viaggiare a gruppi di 30 in furgoni malmessi e senza assicurazione (a rischio di incidente stradale), e vengono pagati in base a quanti cassoni di pomodori riescono a riempire completamente in una giornata. In media essi guadagnano 15 euro al giorno, la mafia, invece, alla fine del periodo di raccolta e di vendita (90 giorni), ne guadagna circa 22 milioni.
Ho scelto questo video perché risponde direttamente alla domanda “le mafie danno lavoro?” La risposta sarebbe sì solamente se quello che queste persone fanno possa effettivamente essere chiamato “lavoro”. Ammiro la determinazione dei lavoratori, disposti a essere trattati come schiavi per un’obbiettivo più grande: aiutare e sostentare la propria famiglia. Mi sorprende il fatto che ai mafiosi non importi nulla di loro, sono solamente interessati al denaro che guadagneranno grazie a loro.
Ho trovato questo video cercando su YouTube le parole “mafia”, “lavoro”, “condizioni”.