La Dia di Bologna ha sequestrato beni, immobili e società, per un valore di oltre 10 milioni di euro a Francesco Falbo, cutrese di 55 anni domiciliato a Sorbolo, imprenditore del settore edilizio, ritenuto contiguo alla ndrnagheta ionica. Le operazioni, condotte in collaborazione con la Dia di Firenze e di Catanzaro e i carabinieri di Parma, hanno portato al sequestro di 23 immobili tra fabbricati e terreni in Emilia Romagna, Lombardia e Calabria; di 6 società di capitali, 6 autoveicoli e diversi rapporti bancari. Secondo le indagini, è risultato coinvolto nell’ “affare Sorbolo”, lottizzazione immobiliare con la quale, in base alle indagini, veniva reimpiegato il denaro della cosca Grande Aracri di Cutro. A Sorbolo di Parma fu sequestrato un intero quartiere: nel 2018 tredici alloggi confiscati furono consegnati alla Guardia di Finanza dall’allora ministro dell’interno Salvini. Francesco Falbo classe 1965 era il proprietario dei terreni di Sorbolo che da agricoli diventarono edificabili, ed è ritenuto dagli inquirenti l’eminenza grigia dell’operazione immobiliare. In base a verifiche patrimoniali e finanziarie, condotte dalla Dia, sarebbe emersa una sproporzione tra i redditi dichiarati da Falbo e i beni nella sua disponibilità.