ANCONA NEL MIRINO DELLA MAFIA

Per trovare questo video ho utilizzato il sottotema n°1 ovvero “Come agiscono le mafie nella tua città o nella tua regione?”
Penso che questo video sia molto interessante e riguardante il fatto che molti pensavano che le Marche fossero una regione “pulita” cioè senza mafia, mentre si è riscontrato il contrario ed è proprio la ‘ndrangheta ad aver messo Ancona o in generale le Marche nell’occhio del ciclone mafioso corrompendo alberghi, minimarket e tabaccai.

Riciclaggio di denaro sporco con l’acquisto di alberghi da parte di soggetti del Napoletano e più in generale il reimpiego di capitali illeciti ad Ancona connessi al clan della ‘‘ndrangheta.”
Business in odore di mafia nelle Marche nelle indagini condotte dalla direzione distrettuale antimafia di Ancona, come segnala la relazione 2014.
Nodo sensibile quello del porto, triangolo per il passaggio di droga, contrabbando e immigrazione clandestina. Più fragile, dunque, proprio l’area della Provincia di Ancona, secondo la relazione, penalizzata dall’andamento di alcuni settori ed esposta ai tentacoli della criminalità organizzata.
Proprio per la sua immagine di “zona franca”, per l’effettuazione di operazioni di riciclaggio e reimpiego di proventi derivanti da attività delittuosa, oltre che per lo svolgimento di attività di prestazione di servizi illeciti, da parte di professionisti nel territorio comunque collegati ad associazioni mafiose”. Un connubio malavitoso che era emerso all’operazione della Procura Distrettuale di Ancona che nel mese di febbraio 2020 ha eseguito misure cautelari personali nei confronti di tre professionisti marchigiani e di un imprenditore calabrese. Ma questa è la sola punta visibile di un fenomeno tutto ancora da capire e con cui valutare l’impatto economico e sociale.

Resta il fatto che ancora molta gente cammina e lavora con gli occhi chiusi, ovvero facendo gli indifferenti non sapendo che fare ciò comporti la massima libertà alla mafia.

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