Scrivendo sulla barra di ricerca di Google le parole “mafia”, “pubblicità” e “stereotipi” mi sono comparse molte opzioni di scelta, ma questo spot in particolare ha catturato la mia attenzione.
Conosciamo tutti la celebre applicazione per imparare più lingue facilmente: Babbel, l’azienda tedesca che da sempre cerca di abbattere barriere linguistiche e culturali di cui ogni Paese è vittima ma in questa pubblicità si intende ben altro: il solito stereotipo italiano “spaghetti, mafia e mandolino”
Con il sottofondo di una musica intonata da un mandolino, viene inquadrato un boss circondato da alcuni dei suoi scagnozzi seduti intorno ad un tavolo, che interroga con la cadenza siciliana l’unico non italiano, credendolo un informatore della polizia. Questo risponde con l’aiuto di Babbel, cercando di convincere il boss a fidarsi, ovviamente davanti ad un piatto di spaghetti. Ma c’era davvero bisogno di spingere gli stranieri che non parlano la nostra lingua, ad impararla usando un tema così oscuro, losco e violento come la mafia romanticizzandola a tal punto da essere usata in chiave ironica e scherzosa? Come si può scherzare su questo sapendo che la mafia uccide ogni persona che la ostacola? Ma soprattutto come si può fingere che tutto ciò sia normale?
Nonostante io abbia analizzato solo una pubblicità, credo ce ne siano anche altre che affrontano in maniera superficiale questo argomento e che accrescono il modo sbagliato di vedere la mafia.

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