Con il termine Calciopoli si indica lo scandalo che ha investito il calcio italiano nel 2006, coinvolgendo diverse società professionistiche e numerosi dirigenti, sia delle stesse società che dei principali organi calcistici italiani (AIA, FIGC e LNP), oltre ad alcuni arbitri e assistenti. Le squadre condannate dalla giustizia sportiva nel 2006 furono Fiorentina, Juventus, Lazio e Milan nel primo filone d’inchiesta, e Arezzo e Reggina nel secondo filone. Tra il 2010 e il 2011 furono oggetto d’indagine anche altri club inizialmente non coinvolti nel filone del 2006, ma in questo caso non fu possibile accertarne le responsabilità poiché sopravvenne la prescrizione per i fatti in esame.

Il processo sportivo di Calciopoli:
Le violazioni che il procuratore federale Stefano Palazzi contestava agli imputati spaziavano dalla violazione delle norme di lealtà, correttezza e probità sportiva (articolo 1 del Codice di giustizia sportiva vigente all’epoca) all’illecito sportivo (articolo 6 dello stesso codice). Tra i nomi di spicco coinvolti figuravano Luciano Moggi e Antonio Giraudo per la Juventus, accusati di aver violato sia l’articolo 1 che l’articolo 6, i fratelli Diego e Andrea Della Valle per la Fiorentina, accusati di aver violato l’articolo 6, Claudio Lotito per la Lazio, accusato di aver violato l’articolo 6, Adriano Galliani, accusato di aver violato l’articolo 1, e Leonardo Meani, accusato di aver violato sia l’articolo 1 che l’articolo 6, per il Milan[23] e Pasquale Foti per la Reggina, accusato di aver violato sia l’articolo 1 che l’articolo 6. Furono coinvolti nello scandalo anche i due designatori arbitrali della CAN dell’epoca, Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, oltre a diversi arbitri, come Massimo De Santis, Paolo Dondarini, Gianluca Paparesta, Paolo Bertini, Domenico Messina, Gianluca Rocchi, Paolo Tagliavento e Pasquale Rodomonti. Accusati anche i vertici della FIGC, il presidente Franco Carraro e il vicepresidente Innocenzo Mazzini, e il presidente dell’AIA Tullio Lanese. Per quanto riguarda le società, tra le altre, la Juventus fu accusata di avere avuto responsabilità diretta nella violazione dell’articolo 2, dell’articolo 6 e dell’articolo 9 del vecchio Codice di giustizia sportiva; la Fiorentina fu accusata di aver violato l’articolo 2, per responsabilità oggettiva e diretta, e l’articolo 6; la Lazio fu accusata di responsabilità diretta e presunta nella violazione dell’articolo 6, dell’articolo 2 e dell’articolo 9; il Milan fu accusato della violazione, per responsabilità diretta e oggettiva, dell’articolo 2 e, per responsabilità oggettiva, dell’articolo 6; infine alla Reggina fu contestata la violazione dell’articolo 6.
Secondo l’accusa, i dirigenti di società coinvolti intrattenevano rapporti con i designatori arbitrali atti a influenzare le designazioni per le partite delle proprie squadre in modo da ottenere arbitri considerati favorevoli. In questo erano spesso appoggiati o spalleggiati dagli esponenti della federazione coinvolti nell’inchiesta. Sempre secondo l’accusa era pratica comune inoltrare attraverso i designatori arbitrali o la FIGC recriminazioni e velate minacce nei confronti degli arbitri considerati non favorevoli.
Juventus: esclusione dal campionato di competenza e assegnazione a una categoria inferiore alla Serie B con 6 punti di penalizzazione, revoca dello scudetto 2004-2005 e non assegnazione dello Scudetto 2005-2006.
Fiorentina: retrocessione in Serie B con 15 punti di penalizzazione.
Lazio: retrocessione in Serie B con 15 punti di penalizzazione.
Milan: retrocessione in Serie B con 3 punti di penalizzazione.
irigenti delle società
Antonio Giraudo (amministratore delegato Juventus): 5 anni con proposta di radiazione.
Luciano Moggi (direttore generale Juventus): 5 anni con proposta di radiazione.
Diego Della Valle (proprietario Fiorentina): 5 anni con proposta di radiazione.
Andrea Della Valle (presidente Fiorentina): 5 anni con proposta di radiazione.
Gianluca Paparesta: 1 anno.
Fabrizio Babini (assistente): 1 anno.
Claudio Puglisi (assistente): 1 anno.
Dirigenti arbitrali e FIGC
Paolo Bergamo (designatore arbitrale): 5 anni con proposta di radiazione.
Franco Carraro (presidente FIGC): 5 anni con proposta di radiazione
Innocenzo Mazzini (vicepresidente FIGC): 5 anni con proposta di radiazione.
Tullio Lanese (presidente AIA): 5 anni con proposta di radiazione.
Pierluigi Pairetto (designatore arbitrale): 5 anni con proposta di radiazione.
Gennaro Mazzei (designatore degli assistenti): 2 anni.
Pietro Ingargiola (commissario di campo): 1 anno.
Secondo filone d’indagine
Richieste annunciate l’8 e il 9 agosto 2006 nel processo sportivo di primo grado presso la Corte di appello federale da parte del procuratore federale Stefano Palazzi:[28]

Società
Reggina: retrocessione in Serie B con 15 punti di penalizzazione.
Arezzo: retrocessione in Serie C1 con 3 punti di penalizzazione.
Dirigenti delle società
Pasquale Foti (presidente Reggina): 5 anni con proposta di radiazione.
Leonardo Meani (tesserato Milan): 3 anni.
Arbitri e assistenti
Stefano Titomanlio (assistente): 3 anni.
Paolo Dondarini: 6 mesi.
Tiziano Pieri: 6 mesi.
Dirigenti arbitrali
Gennaro Mazzei (designatore degli assistenti): 3 anni.
Claudio Lotito (presidente Lazio): 5 anni con proposta di radiazione.
Leonardo Meani (tesserato Milan): 5 anni con proposta di radiazione.
Sandro Mencucci (dirigente Fiorentina): 5 anni con proposta di radiazione.
Adriano Galliani (vicepresidente, amministratore delegato Milan e presidente LNP): 2 anni.
Arbitri e assistenti
Paolo Bertini: 5 anni con proposta di radiazione.
Massimo De Santis: 5 anni con proposta di radiazione.
Paolo Dondarini: 5 anni con proposta di radiazione.
Domenico Messina: 5 anni con proposta di radiazione.
Pasquale Rodomonti: 5 anni con proposta di radiazione.
Gianluca Rocchi: 5 anni con proposta di radiazione.
Paolo Tagliavento: 5 anni con proposta di radiazione.
Duccio Baglioni (assistente): 3 anni.
Juventus: retrocessione in Serie B con 17 punti di penalizzazione, revoca dello scudetto 2004-2005, non assegnazione dello scudetto 2005-2006, 120 000 euro di multa e tre giornate di squalifica del proprio campo.[31] Fiorentina: 30 punti di penalizzazione nel campionato 2005-2006, 19 punti di penalizzazione nel campionato 2006-2007, 100 000 euro di multa e tre giornate di squalifica del proprio campo.
Lazio: 30 punti di penalizzazione nel campionato 2005-2006, 11 punti di penalizzazione nel campionato 2006-2007, 100 000 euro di multa e due giornate di squalifica del proprio campo.
Milan: 30 punti di penalizzazione nel campionato 2005-2006, 8 punti di penalizzazione nel campionato 2006-2007, 100 000 euro di multa e una giornata di squalifica del proprio campo.
Preclusioni
Il 15 giugno 2011 a oltre quattro anni di distanza dalle sentenze definitive dell’arbitrato CONI la CDN della FIGC accolse le richieste di preclusione nei confronti di Antonio Giraudo, Innocenzo Mazzini e Luciano Moggi (che un mese dopo avrebbero finito di scontare i cinque anni di inibizione). La tempistica così lunga fu dovuta alle modifiche intercorse nel frattempo nello statuto federale, che avevano trasferito il potere di decidere sulle richieste di preclusione dal presidente federale alla CDN (non senza polemiche). La «preclusione alla permanenza in qualsiasi rango e categoria della FIGC» fu confermata anche nei successivi gradi di giudizio: il 9 luglio 2011 dalla Corte di giustizia federale[36][37] e il 4 aprile 2012 dall’Alta Corte di giustizia sportiva istituita presso il CONI.[38] Il 3 agosto 2012 la III sezione del TAR del Lazio ha respinto l’istanza con cui Moggi sollecitava la sospensione del provvedimento dell’Alta Corte di giustizia del CONI.[39]

Situazione dopo la sentenza del CONI
In seguito alle sentenze il quadro dei campionati di Serie A e B nella stagione 2006-2007 si presentava così:

Serie A
Ascoli
Atalanta
Cagliari
Catania
Chievo (Champions League 2006-2007)
Empoli
Inter (Champions League 2006-2007)
Livorno (Coppa UEFA 2006-2007)
Messina
Palermo (Coppa UEFA 2006-2007)
Parma (Coppa UEFA 2006-2007)
Roma (Champions League 2006-2007)
Sampdoria
Torino
Udinese
Siena (-1 punto)
Lazio (-3 punti)
Milan (-8 punti, Champions League 2006-2007)
Reggina (-11 punti)
Fiorentina (-15 punti)

Serie B
AlbinoLeffe
Bari
Bologna
Brescia
Cesena
Crotone
Frosinone
Genoa
Lecce
Mantova
Modena
Napoli
Piacenza
Rimini
Spezia
Treviso
Verona
Vicenza
Pescara (-1 punto)
Triestina (-1 punto)
Arezzo (-6 punti)
Juventus (-9 punti)

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