Noi tutti abbiamo in testa l’immagine del “classico” boss mafioso. Ma chi ci ha messo in testa questo immaginario? i film e le serie tv. Appunto per questo ripensando alla domanda “se le mafie comunicano” ho pensato subito al film “365 giorni”. Un film che fin da subito fa capire come sono svolti gli incontri per trattare di affari. Sono luoghi poco frequentati ma pur sempre alla luce del sole, seduti uno di fronte all’altro con alle spalle i propri soci. In questo caso trattavano l’argomento del mercato nero minorile, bambine di 12anni vendute. Mi ha fatto pensare al loro codice d’onore di non toccare bambini e donne e non era molto coerente, però poi infatti il capo della famiglia Torricelli ha rifiutato la loro offerta quasi schifato da questa loro proposta. Non dico che il film è stato fatto per “sponsorizzare” la mafia, ma che in loro insaputa mostrano il loro codice d’onore. Un altra scena che rimanda sempre al codice d’onore sul non toccare i bambini è quando Massimo Torricelli, leader e comandande della famiglia Torricelli dopo la morte del padre, rapisce un componente della famiglia che vendeva dei bambini al bordello, macchiando così nome della famiglia. Infatti dopo venne ucciso. Un altra scena molto attuale è la corruzione e la paura tra le forze dell’ordine in questo caso dei carabinie. Quando Laura scappa da Massimo,trova due carabinieri chiede aiuto a loro dicendo che è stata rapita ma quando lo vedono alle sue spalle, se ne vanno lasciando lì Laura sola con lui ignorando ciò che è stato detto dalla ragazza. Parlo di attualità perchè ancora oggi si parla di forze dell’ordine corrotte, o che fanno finta di non vedere per non entrare nei guai. Concludo dicendo che si le mafie comunicano anche grazie hai film prodotti da noi ed è per questo che il nostro immaginario è molto simile.

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