Le mafie sono solite ad affiliare membri tramite le offerte di lavori illegali, che vengono accettati soprattutto da chi si trova in difficoltà. Alcuni si mantengono proprio grazie al denaro delle organizzazioni, che a volte sostengono parte dell’economia sostituendosi allo Stato.
Fortunatamente, c’è anche chi si oppone e rifiuta questo tipo di professioni, persone come Mario Cavallaro, che ha iniziato la sua attività imprenditoriale nel ’92, nel comune di Piano Tavola, in Sicilia, un territorio, come lui dice, controllato dalla criminalità organizzata. Fin dall’inizio Mario, si rifiuta di aderire al pizzo, una “tassa”, una percentuale di incasso che i mercanti devono fornire ai mafiosi locali. Per via di questa scelta viene più volte aggredito, minacciato e derubato, e nonostante la paura e le umiliazioni ha sempre avuto il coraggio di denunciare tutto, anche quando perfino lo Stato ha deciso di voltargli le spalle.

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