Ritengo questo video particolarmente interessante ed educativo principalmente per i giovani poiché
illustra il motivo della presenza delle mafie, spesso sottovalutate, in Emilia-Romagna e le modalità con
cui esse agiscono. Nel nostro territorio infatti le mafie risultano spesso delle entità invisibili e
apparentemente senza potere, al contrario di quanto emerge nelle regioni meridionali, ma la verità è che
la criminalità organizzata è profondamente insinuata nel settore economico e dell’edilizia. A tal
proposito, all’incontro per il trentennale delle stragi di Capaci e di via d’Amelio, la procuratrice di
Bologna, Lucia Musti, sostiene che l’Emilia-Romagna è una terra di conquista, una madre non biologica
ma adottiva della mafia, perché contrariamente ad altre regioni meno produttive e redditizie, qui le
mafie hanno la possibilità di ricavare guadagni più importanti e riciclare maggiormente il denaro.
Proprio per sensibilizzare in particolar modo i giovani presenti all’incontro su questa materia, il
procuratore Giuseppe Amato propone di incentivare professionalità trasversali tra le forze dell’ordine e
per questo il colonnello Fabio Ranieri spiega la diversità del metodo investigativo nel nostro territorio
rispetto alle altre regioni, dove fenomeni di criminalità organizzata sono più facilmente individuabili, ed
è per l’appunto un metodo mirato in modo dettagliato alla scoperta delle attività illecite. Per il mio
studio ho utilizzato le parole chiave “mafia”, “Emilia-Romagna” ed “evasione fiscale” e per trovare il
video, non essendo molto conosciuto, ci è voluta una ricerca più approfondita.

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