In questo video il giornalista spiega come nel settore agroalimentare, più precisamente nel caporalato, spesso il datore di lavoro sfrutta a basso costo le persone che vogliono lavorare, usandole per un po’ di tempo e poi mandandole via. In questo sistema ci rimettono sia gli italiani che gli stranieri. Per far sì che esista il caporalato devono esistere 5 attori chiave: l’azienda agricola, il caporale, ovvero la persona che assume i braccianti, i braccianti stessi e il consumatore finale che prende i prodotti al supermercato. I lavoratori vengono sfruttati e lavorano in nero. Le condizioni di vita sono para-schiavistiche, ovvero niente accesso ai servizi igienici, niente acqua corrente e con orari disumani. I braccianti subiscono tutto questo. Penso che non sia giusto lavorare la terra a queste condizioni, so prattutto perché non possono scegliere un altro lavoro in quanto dipendono dal caporale che, per questo, li sfrutta.