Michael Franzese, un ex mafioso di New York ed ex-caporegime della famiglia criminale Colombo, valuta alcune delle scene di classici film sulla mafia in base a quanto esse siano accurate. La mafia statunitense infatti è presente in molti film classici dagli anni ’20 in poi e sicuramente alcuni di questi hanno contribuito a creare l’immagine o lo stereotipo dell’uomo mafioso. Nel video questo ex-capo mafioso discute del significato culturale e dell’accuratezza di famose scene in film e show televisivi, come “Il Padrino” e “I Soprano”. Nel video Franzese parla di storie vere e di personaggi della vita reale presenti in “Quei bravi ragazzi” e “Casinò” ma anche della sua vicinanza agli eventi di “The Irishman” di Martin Scorsese, il film nominato all’Oscar. Dopo essere stato rilasciato di prigione nel 1995, Franzese è diventato l’unico funzionario di alto rango di una grande famiglia mafiosa ad essere mai uscito, senza custodia protettiva, e a sopravvivere e che ora lavora come oratore pubblico e motivatore.
Credo che tutto questo ci faccia molto riflettere e ci porti a domandare di consegnuenza quanto tutto quello che conosciamo sulle mafie, o meglio crediamo di conoscere sia vero e quanto sia falso.
Ho trovato questo video cercando su youtube “mafia”, “stereotipi”, “comunicazione”.
Spero che la visione di questo video porti le persone a domandarsi e ad informarsi su cosa sia veramente la mafia ma anche a comprendere che non tutto ciò che ci viene proposto nei film corrisponde alla realtà!
Le mafie comunicano?