Il video che ho trovato su youtube utilizzando le parole “mafia”, “stato”, “economia”, è molto
interessante, perché spiega come le mafie controllino l’economia italiana.
La Commissione Antimafia ha approvato il 7 febbraio 2018 la relazione conclusiva, che fornisce un
quadro dettagliato sulle politiche di contrasto alle diverse organizzazioni criminali. La relazione svolge
un’analisi approfondita delle caratteristiche delle nuove mafie, ovvero l’allargamento del raggio d’azione
al Centro e Nord Italia ed anche all’estero, testimoniato dalle numerose inchieste giudiziarie, profili
organizzativi più flessibili, volti alla mimetizzazione e “inabissamento” nella società, in cui la violenza
quotidiana viene ad essere in larga parte sostituita dalla ricerca di legami con il mondo politico e
imprenditoriale e il massiccio ingresso nell’economia legale, nei diversi settori produttivi, sia quelli
“tradizionali” (edilizia, appalti, commercio, sanità pubblica e privata, trasporti e infrastrutture,
contraffazione, contrabbando) sia “nuovi” (rifiuti, energie rinnovabili, turismo, giochi e scommesse,
servizi sociali, accoglienza dei migranti, investimenti finanziari, comparto immobiliare). Pur in presenza
di una forte riduzione del consenso sociale (anche nelle aree di tradizionale radicamento mafioso) e di
rilevantissimi colpi inferti da forze di polizia e magistratura (si pensi alla cattura dei vertici di alcune
organizzazioni criminali), le mafie dimostrano tuttora una forza enorme sul piano politico-economico, e
stanno acquisendo nuovi consensi all’interno delle élite imprenditoriali di diversi settori economici. Gli
ingentissimi profitti ricavati dalle attività sono reinvestiti nell’economia legale, dando luogo ad intrecci
sempre più stretti tra criminalità mafiosa, corruzione, criminalità economica e dei colletti bianchi.

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