L’idea che le mafie portino lavoro (e di conseguenza favoriscano lo sviluppo economico) è facilmente smontabile in pochi passi; per provare che questa assurda concezione è assolutamente falsa mi sono avvalso dello sviluppo compiuto ad opera del prof. Paolo Pinotti di analisi economica dell’università Bocconi di Milano su uno studio compiuto in Puglia e Basilicata. Comparando i dati di indice di crescita economica e il tasso di criminalità del periodo previo all’arrivo della criminalità organizzata delle suddette regioni con quello in cui è riscontrata la presenza di tali associazioni criminali si riscontra una notevole involuzione nel periodo in cui la mafia è presente. Di conseguenza possiamo affermare che la mafia non crea lavoro ma porta ad un soffocamento della crescita economica e della disponibilità lavorativa anche favorendo la corruzione.

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