Ho scelto questo video tratto da “ARCHIVIO LUCE”, perché è un servizio di inchiesta che tocca gli aspetti che più mi incuriosiscono rispetto al sottotema che ho scelto: “storie e vittime di familiari”.
La visione mostra sin dai primi minuti come i figli dei boss mafiosi siano abituati sin da piccoli a giocare con le pistole, fingendo di uccidersi a vicenda. Il sindaco di Baucina, intervistato davanti al cimitero, racconta la rilevanza del fenomeno mafioso in questa parte del Paese, dato che sono molti i morti per mano della mafia che si contano all’anno nel piccolo paesino. Significativo la testimonianza della sig.ra Battaglia, la cosidetta “vedova nera”, ossia una donna rimasta sola dopo l’omicidio del figlio e del marito per essersi ribellata alla mafia.
Ritengo opportuno sia utile guardare questo video perché racconta la disperazione dei familiari delle vittime, ma al tempo stesso ci fa capire come sia importante la lotta alla mafia, contrastare la visione che molti hanno di una mafia che aiuta e protegge.
Basterebbe parlare, diffondere queste storie e raccontarle per smontare una visione della mafia vincente, dobbiamo guardarla per com’è realmente, così da non amplificarne la forza, ma mostrarla come una macchina della morte che non fa sconti a nessuno.

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