Credo che la storia di Rita Atria tocchi molti temi vicini al concetto di codice d’onore, nel video è descritta la sua storia: figlia di un piccolo boss della zona di Partanna, dopo la morte del padre e del fratello decide di denunciare e collaborare con il giudice Paolo Borsellino, rientra quindi nel programma di protezione. Ha avuto tanta forza nel ribellarsi al vincolo che la mafia impone essendo nata proprio in mezzo ad essa. E’ riuscita a liberarsi da questo fantomatico codice d’onore che la vincolava in quell’ambiente da lei stessa definito vigliacco in cui non ha scelto di nascere ma che ha scelto di rifiutare. E’ una vittima indiretta della mafia, si suicidò a seguito della morte di P. Borsellino, uomo che in questa lotta le era stato molto vicino. Il funerale di Rita si celebra nel su paese natale, la madre non vi partecipò, fu seppellita in fretta come un morto da dimenticare. A distanza di qualche mese la stessa madre distrugge con un martello la lapide della figlia posta sulla tomba di famiglia, per cancellare la presenza scomoda di una “Fimmina lingua longa e amica degli sbirri” che non è riuscita ad allinearsi ad una condotta d’onore.
Quello che mi ha colpito di più è che al tempo dei fatti ella aveva solo 17 anni, era solamente una ragazza, che ha avuto un grande coraggio, si è ribellata alla famiglia e si è allontanata da tutto ciò che conosceva e cosa più importante pur di avere giustizia si è allontanata dal codice d’onore impostogli dalla famiglia, rappresenta per me un’eroina che ha avuto un ruolo importante nella lotta contro la mafia.
Non ho usato parole chiave in quanto conoscevo già la sua storia, ho potuto però approfondirla e comprenderla meglio e partendo dalla sua storia ho potuto ampliare le mie conoscenze rispetto al tema.
Consiglio di vedere il video a tutti ma soprattutto a noi giovani così che la sua storia possa ispirare nel nostro piccolo ad essere forti e coraggiosi come lo è stata lei.