Dopo molte ore di ricerca ho trovato sul sito di fan page.it questo video che racconta della morte di Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito che aveva deciso di collaborare con la giustizia, ma che la mafia decide di punire per il suo tradimento, toccando, sequestrando e uccidendo suo figlio.
L’atrocità del delitto è aggravata dall’estremo atto che i mafiosi decidono di compiere: dopo averlo tenuto rinchiuso dentro un piccolissimo bunker per dopo 25 mesi, decidono di non lasciare traccia del suo corpo, sciogliendolo nell’acido.
Giuseppe era un ragazzino di 12 anni che praticava come sport l’equitazione, pensava sicuramente a un futuro, ricco di sogni e speranze, come una qualsiasi ragazzino della nostra età; non so se mai abbia pensato che sarebbe potuto diventare una vittima di mafia, considerando che conosceva il “mestiere di morte” scelto da suo padre.
A lui va il mio pensiero e a tutti i ragazzi che dimostrano che la mafia non ha un codice d’onore che rispetta la vita dei bambini.

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