La mafia ha mai avuto un suo codice d’onore? A parlarne in questa intervista è Carmine Schiavone, ex potente boss dei Casalesi e ora collaboratore di giustizia. In una diretta televisiva ha raccontato la sua visione della mafia.
La mafia ha un suo codice d’onore e gli affiliati alle varie cosche mafiose, chiamati, per me in modo assurdo, uomini d’onore, sono tenuti a rispettarlo, proprio come dice nell’intervista Carmine Schiavone.
Non è facile, entrare a far parte di una cosca mafiosa, i giovani vengono osservati per anni prima di essere affiliati; vengono valutate soprattutto le loro caratteristiche comportamentali. Il mafioso deve essere audace, deve tutelare donne e bambini, deve sapersi far rispettare e soprattutto deve saper tacere. Un antico proverbio siciliano afferma “A megghiu parola è chidda cca nun si rici”. Inoltre chi spera di entrare nella mafia non può avere legami di parentela né con appartenenti alle forze dell’ordine né con magistrati; si deve avere una vita sentimentale regolare e non si devono avere figli illegittimi. Si deve quindi essere uomini degni di rispetto, “uomini d’onore” capaci di farsi giustizia con le proprie mani, senza mai ricorrere alla giustizia dello stato.
Come dice Gaspare Mutolo, un altro collaboratore di giustizia, gli uomini d’onore uccidono per difendere gli interessi della famiglia mafiosa, uccidono per il rispetto delle regole, uccidono per difendere l’onore. Afferma che ha ucciso altri uomini d’onore e per farlo ci voleva coraggio e pazienza, perchè sapeva che anche lui avrebbe potuto essere ucciso. Ma poi si è iniziato a sparare sulle donne e sui bambini e per far questo non ci voleva coraggio e di sicuro non dava onore. E’ per questo che non vuole essere chiamato pentito, lui ,come gli altri, ha amato Cosa Nostra, ne era affascinato, era convinto gli garantisse rispetto e onore; quindi ha iniziato a collaborare non perchè sopraffatto dal rimorso di coscienza, ma perchè ha visto traditi gli “ideali” su cui si fondava il loro codice e questo non poteva accettarlo.
Personalmente ritengo che accostare la parola ONORE alla mafia sia un sacrilegio: non c’è nessuno onore nell’ammazzare brutalmente donne e bambini, non c’è nessun onore nel vivere sulle spalle di persone oneste, cosa che la mafia fa con la pratica del “pizzo”, non c’è nessun onore nel farsi giustizia (ma poi quale giustizia?) con la violenza.
Un mafioso non sarà mai un “uomo d’onore”.