Il percorso fatto con schermo in classe mi e interessato, si parlava della mafia che e una organizzazione criminale che si basa sulla violenza, l’omertà, e si occupa di traffici illeciti e spesso cerca di infiltrarsi nell’economia legale per riciclare i proventi delle attività illegali. La mafia si vuole infiltrazione nel commercio nazionale e se si infiltrasse avrebbe conseguenze negative sulla concorrenza e sulla legalità del mercato, la mafia vuole a tutti i costi infiltrassi nei commerci sia in quelli piccoli che grandi per essere indispensabile Inoltre, la mafia può utilizzare la forza e l’intimidazione per ottenere vantaggi economici e monopolizzare il mercato.
Questo era principalmente che si parlava della mafia, persone che hanno incontrato la mafia, persone che raccontano cosa fa la mafia cosa faceva la mafia a queste persone chi riceveva minacce di morte.
E avvolte si sentiva l’espressione di questo codice di onore che e “la mafia non uccide donne e bambini” ma questa organizzazione criminale ne uccideva e eccome.
Posso anche dire che le ricerche fatte non mi piacevano tanto farle, Poro devo dire che mi e interessato in particolare una fotografa Letizia Battaglia, la “fotografa della mafia” lei e una donna che ebbe coraggio e soprattutto ha raccontato la sua storia che ha vissuto, parla delle sue azioni che ha compiuto, cosa vuol leva fare, e cosa vuol leva scattare di foto cosa non e riuscita a scattare di foto, racconta cosa vedeva (molte persone che erano morte per colpa della mafia), lei devo dire che mi ha interessato come personaggio.
E mie piaciuto anche l’animazione con i colori che si chiamava mafie liquide che mi ha interessato molto, in particolare mi sono interessate due immagini in particolare la prima e il nostro stato italiano in cui cerano questi enormi fiori che avevano delle facce poi furono colorati di un rosso, e mi e interessato anche un’altra immagine che era un uomo con in mano una pistola che sparava un denaro, queste due immagini erano quelle che mi erano rimaste più in presse in mente.
Pero il percorso fatto con schermo in classe in generale mi ha interessato.

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