Secondo il codice d’onore della mafia, non si toccano donne e bambini, ma come vediamo questo viene smentito dal caso del piccolo Giuseppe Di Matteo. Il piccolo bambino di 11 anni “Detenuto come ad Aauschwitz” per tre anni; dall’ex mafioso Vincenzo Chiodo che in un’intervista lo racconta senza mostrare alcun senso di colpa, insieme al socio Enzo Brusca.
Fu prelevato per ordine di Giovanni Brusca il pomeriggio del 23 novembre 1993 perché il padre del piccolo Di Matteo , ex mafioso ,era diventato collaboratore di giustizia rivelando chi c’era dietro l’attentato a Giovanni Falcone.
Il bambino fu portato in un bunker dove fu privato della sua stessa umanità, infatti lo tennero rinchiuso per i successivi tre anni per poi strangolarlo e scioglierlo nell’acido.
Una morte agghiacciante che ha scosso l’intero paese per la crudeltà e brutalità dell’omicidio.
Ho scelto questo filmato perché è l’ennesima prova di come la mafia sia un organizzazione vigliacca ed atroce e di come non rispetti nessun codice d’onore uccidendo un bambino innocente. Nel mondo ci sono continuamente delle organizzazioni che da sempre “inquinano” il nostro pianeta.
Giuseppe non aveva alcuna colpa. Un normalissimo bambino cui piaceva andare a cavallo e che ora non potrà farlo più perché la sua vita gli è stata strappata; era solo figlio di un uomo che aveva deciso di cambiare vita. Ricordiamo tutte le vittime di mafia, giovani ed adulti.