La mafia approfitta della crisi
Aspide srl, una società dei Casalesi in Veneto, prestava denaro con tassi d’interesse fino 120-130%, minacciava prima attraverso spedizioni innocue e arrivava a picchiare a sangue i creditori insolventi, fino a costringerli a cedere le loro attività tramite dei prestanome.
In questo video del 2012 Roberto Saviano ci racconta alcuni esempi di operai e imprenditori che in seguito ad aver chiesto dei prestiti, poiché non riuscivano ad andare avanti da soli, si sono trovati in un giro mafioso di violenza, minacce e attacchi, con debiti altissimi, fino a perdere le loro imprese poiché Gomorra, il ramo mafioso dietro all’associazione, se ne appropriava con prepotenza e violenza.
Aspide si faceva pagare in modi perfettamente rintracciabili, attraverso la posta, ma usava nomi falsi, passando del tutto inosservata per molto tempo.
Aspide era ovunque in Italia e aveva contatti anche in Slovenia. A capo dell’organizzazione Mario Crisci era in realtà nome Antonio Iovine, boss dei Casalesi.
La Camorra utilizzava il nome della famiglia per spaventare le persone.
La mafia approfitta della crisi, delle persone in difficoltà, di coloro che, pur di essere aiutati e non perdere tutto, entrano senza neanche accorgersene all’interno della criminalità.
La mafia riesce in tutto ciò, perché ha liquidità, riesce a infilarsi ovunque ed è arrivata in aziende importanti tramite la crisi.
Lo Stato è riuscito a svelare questi insediamenti criminali, ma non ha difeso gli imprenditori dagli approfittatori mafiosi.
Perciò lo stato ha il dovere di aiutare i cittadini nelle situazioni di crisi, poiché la criminalità si approfitta di esse e il popolo allo stesso modo deve rispettare le leggi e farle proprie.
Ho trovato il contenuto attraverso le parole mafia, crisi e lavoro. Il video è del 2012 ed è stato trasmesso sulla 7.