Questo video è un intervista all’ ex boss Luigi Bonaventura è nato e cresciuto nella ‘ndrangheta.
Suo nonno “Luigi Vrenna” era il capo dei capi la sua famiglia controllava Crotone; era mafioso anche suo padre e, quindi , anche lui.
Racconta di come la ‘ndrangheta forma i suoi capi; si nasce già affiliati ad essa e si impone subito un’ educazione propedeutica.
Luigi Bonaventura è il primo della sua famiglia a collaborare con le forze dell’ordine per far sì che i suoi figli non dovessero subire quello che ha subito lui.
I bambini vengono addestrati fin da piccoli:
a dodici anni andavano a esercitarsi sulle spiagge con le armi.
Era importante non solo l’uso delle armi, ma anche studiare il tessuto sociale del territorio per gli investimenti che avrebbe fatto la ‘ndrangheta.
Nel video si dice che i capi devono essere capaci di scendere in campo, ma anche di pensare.
fino ai diciotto anni i ragazzi devono rimanere incensurati.
Luigi dopo aver collaborato con le forze dell’ordine è condannato a morte e a ucciderlo dovrebbe essere il padre.