A Napoli la camorra gestisce il business della prostituzione, che purtroppo coinvolge anche ragazzine minorenni del tutto innocenti ma che per vivere tentano di tutto. Queste giovanissime molto spesso sono bambine o ragazze provenienti da paesi africani o asiatici. La tariffa oraria di questa “merce di scambio” si aggira intorno ai 20 euro nella mattina, poi il prezziario varia a 70 euro per la sera e la notte. Insomma queste piccole donne oltre a subire l’ingiuria e la violenza di questi atti, si può dire che sono anche sottopagate e sistemate in abitazioni con condizioni pessime, sovraffollate, sporche e soprattutto dove sono nascoste anche sostanze stupefacenti che possono intossicarne l’organismo. Queste trovandosi in periodi difficili oppure non avendo da dove attingere un po’ di soldi per tirare a campare, perché forse sono appena emigrate da un altro stato e sbarcate in un continente del tutto nuovo, finiscono in questi brutti giri dove ovviamente dietro c’è il benemerito della criminalità organizzata, che non perde tempo a scommettere sulla vita di queste donne trattandole come oggetti al mercato e come un asta aggiudica tali a chi propone di più per arricchire le proprie tasche di soldi sporchi di sangue e della vita di queste povere fanciulle.