Ho deciso di inserire nella mia “ricerca” alcune scene del film “Io non ho paura”, tratto dall’omonimo libro di Nicolò Ammaniti.
In questa storia infatti è illustrato uno dei modi con cui la mafia (o simili) ottiene molti soldi: Il rapimento di figli o parenti di uomini molto ricchi, chiedendo poi un riscatto molto alto per riaverli indietro.
Il film racconta appunto la storia di un bambino che viene trovato rinchiuso in una fossa sotterranea, vicino ad una casa abbandonata, da un altro ragazzino (Michele). Il secondo inizierà a passare molto tempo con il primo, che gli racconta appunto di essere stato rapito. I rapporti dei due ragazzi vanno a vanti al punto che Michele scopre che a rapire il bambino era stato suo padre, collaborando con alcuni amici e la mafia locale. Il bambino rapito proviene infatti da una famiglia molto ricca alla quale il padre di Michele ha chiesto un enorme riscatto per riavere il ragazzo.

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