Le mafie danno lavoro?
La domanda che mi faccio io è a che scopo? Purtroppo alle mafie non interessa e non ha mai interessato creare lavoro. Il lavoro che “si crea”, è necessario principalmente al cosiddetto riciclaggio dei soldi, che vengono ripuliti grazie agli investimenti usati per dare l’impressione che i soldi guadagnati dimostrabili. Il problema per le mafie infatti non è mai stato quello di fare soldi, ma quello di poterli poi usare, senza essere sgamati e già psi è evidente quanto poco a questi interessi dare lavoro, non ne hanno bisogno. Non gli interessa realmente assumere, e creare lavoro in un’ecosistema di scambio, anche perché la maggior parte delle attività che vengono aperte, per giustificare i guadagni, spesso finiscono per chiudere presto e sono molto volatili.
Ho scelto un video che parla più approfonditamente di ristorazione. In un ipotetico scenario ad esempio, una società mafiosa, compra un locale, investe soldi, in arredi decorazioni e inizia un’attività, in cui, nel caso della ristorazione, vengono inseriti a lavorare parenti o persone fidate. Vengono battuti più scontrini di quelli che effettivamente sono, per poi far sembrare che formalmente quell’attività guadagna un certo fatturato, “ripulendo” quei soldi. Ma non vi è nemmeno un guadagno anzi c’è anche una piccola parte di perdita, e i mafiosi sono più contenti se devono pagare più tasse allo stato, questa situazione infatti può dare anche l’apparenza che la mafia sia utile per le casse dello stato, in certo senso lo è. Comunque questi locali cercano di mantenere le apparenze di una normale attività, rimando aperti regolarmente per creare una clientela, ma i veri motivi che stanno dietro all’apertura di un’attività ristorativa sono altri. Ho riassunto quelli elencati nel video:
1. Marcare il territorio e avere un posto sicuro dove ritrovarsi. Inserirsi nell’economia del quartiere. Essere accettati e rientrare nella società.
2. Fare rete, allargare le conoscenze, attirando personalità esterne disposte a scendere a patti, creando delle alleanze.
3. Fare welfare criminale, giustificare disponibilità finanziaria, vengono spesso assunti nei bar “casualmente” soggetti agli arresti domiciliari ad esempio. Creare falsi rapporti di lavoro.
4. Riciclaggio dei soldi. Difficile capire quanti scontrini siano reali, e quanti battuti a vuoto, importante è far vedere che l’attività funzioni.
La ristorazione è un ottimo ambiente di riciclaggio, un settore a bassa specializzazione, volatile e risulta facile gonfiare il fatturato. Il lavoro si crea all’interno della stessa cerchia oppure è affidato figure che in un secondo momento entrano a far parte dello stesso mondo. Dove ci sono soldi sporchi e una mafia tranquilla ci deve perciò essere necessariamente una maschera ufficiale di copertura che spesso è proprio la ristorazione.