Ho trovato questo filmato cercando specificatamente “la mafia nella terra dei fuochi”, questo perché si tratta di una delle prime notizie a cui mi sono interessata, dal momento in cui ho iniziato ad informarmi sulla storia della mafia italiana e in particolare sulle sue odierne attività; penso sia un fatto utile su cui informarsi per poter capire il ruolo della mafia nel campo più generalmente economico, in questo caso nel settore edilizio e soprattutto per divenire consapevoli delle pensanti conseguenze delle sue attività che si riversano sul territorio italiano, ma anche sulla vita dei cittadini.
Nei pressi di Acerra, nel casertano, da decenni la Camorra scarica i rifiuti nocivi delle imprese edili nazionali clienti, prevedendo l’interramento di rifiuti tossici e creando innumerevoli discariche abusive che diffondono sostanze inquinanti, malattie e nello specifico la diossina; queste conseguenze negative derivano dalle attività della mafia nel mondo dell’edilizia che consentono a molte aziende e attività un risparmio notevole nello smaltimento dei materiali, affidandosi però alla criminalità organizzata che REGNA nell’attività nel traffico illegale e nello smaltimento illegale dei rifiuti, pericolosi e non, ma anche nell’ambito agroalimentare e per quanto riguarda gli incendi boschivi. Questo insieme di crimini ambientali frutta alle ecomafie, che prendono questo nome nelle attività di guadagno a discapito della salute ambientale, incassi milionari, gravando però su questi territori, sulle attività dei lavoratori del luogo e ovviamente sui proprio lavoratori compresi in quelle attività : ho scoperto che è stimato che molte imprese smaltiscono al nero i rifiuti derivanti da un buon 47% di produzione al nero lavorata da personale tra l’altro anch’esso al nero. Si smaltisce a nero perché si produce a nero. Ecco perché tonnellate di rifiuti vengono bruciate nelle campagne, per eliminare la tracciabilità. Questo video non risponde direttamente alla domanda “le mafie danno lavoro?” ma da questo disastro ambientale di cui la mafia è l’artefice derivano numerose attività e molte persone coinvolte, partendo per esempio dai lavori eseguiti dalla mafia in seguito alle gare d’appalto.
Tutto ciò credo possa essere considerato abusivismo edilizio, a danno dei lavoratori in nero, della legalità e soprattutto dell’ambiente.
Quella di oggi non è più una mafia stragista, di lupara, quella di oggi è una mafia economista che domina di fatto l’economia nazionale.

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