Ho scoperto questo video cercando semplicemente “mafia nella pubblicità”.
In questo breve filmato, all’interno di un bar, una bambina chiede al barista di servirle una Pepsi e quest’ultimo le serve un bicchiere di Coca cola, supponendo che la piccolina non avrebbe neppure notato una differenza fra le due bevande; al contrario quest’ultima, assaggiando il contenuto del bicchiere, capisce subito che il cameriere ha tentato di ingannarla e la sua voce squillante e bambinesca di trasforma in una più roca, con un forte accento italiano, incarnando la figura stereotipata del mafioso italiano.
La bimba, interpretando il ruolo del mafioso, accusa il barista di averla insultata e di aver insultato anche la sua famiglia, offrendole ciò che disprezzava e non aveva chiesto, ma da all’uomo la possibilità di “rimediare” all’accaduto, e solo quando il cameriere le serve una lattina di Pepsi, la bimba torna al suo precedente atteggiamento e alla sua voce acuta. Mentre la piccola sorseggia la bevanda però si genera uno scoppio che danneggia il locale e ciò dimostra come, sebbene la fanciulla sia stata accontentata, essa si sia comunque vendicata dell’inganna, rovinando quelli che possiamo considerare gli averi del proprietario del locale, seguendo il modello secondo in quale reagisce la mafia quando si sente minacciata.
In un semplice spot pubblicitario di una bevanda, il cui scopo è semplicemente quello di incrementare la vendita di quest’ultima, possiamo apprendere come si comporta e muove la mafia: in questo periodo è silenziosa e dimessa, per questo nel video è rappresentata da una bambina inoffensiva che dovrebbe essere simbolo di innocenza, ma quando riceve un minimo torto o qualcosa che disturba i suoi interessi , agisce egoisticamente distruggendo il nemico, i suoi averi o i suoi cari.