Questo è un reportage di Marco Maisano, che ci porta in un viaggio con lui a Castel Volturno in cui ci fa vedere come la mafia nigeriana è riuscita a creare sul territorio il lavoro in nero, ovvero guadagnando con spaccio di droga e prostituzione, un circuito in cui, a volte (come vediamo nel minuto 7:11) si vieni costretti da parenti, rinunciando ai sogni che si avevano e che si volevano inseguire.
Molti non sanno che chi guadagna da questi lavori sono i membri delle mafie, che accumulano ricchezza e potere a discapito della società e dei lavoratori.
In queste situazioni, i lavoratori non ricevono salari equi e spesso sono costretti a lavorare in condizioni pericolose e insalubri. Inoltre, le mafie spesso influiscono sulla politica e sulla giustizia, rendendo difficile per i lavoratori e le autorità fermare questo sfruttamento.
La conoscenza di questo fenomeno mi ha fatto cambiare la mia visione della mafia: qualche settimana fa pensavo alla mafia fatta di persone bianche, in quartieri malfamati del Sud Italia, ragazzi che spacciano e che non vanno a scuola. Adesso, invece, associo la parola mafie a uomini di qualsiasi etnia e ceto sociale, perché ciò che le accomuna è la capacità di sapersi organizzare per guadagnare in maniera losca e illecita, dal lavoro di altri.
Credo che la società e i lavoratori onesti, tutti i cittadini devono ribellarsi per non subire le conseguenze negative che tutto questo produce.
È importante che la società prenda misure per combattere le mafie e proteggere i lavoratori.

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