Tra le ricerche del codice d’onore mafioso mi ha colpito l’originalità di questa canzone che descrive una conversazione tra un boss della mafia, Tommaso Buscetta e un giudice. Nella conversazione si parla delle varie minacce fisiche e professionali nei confronti del magistrato. La mafia ha un proprio codice d’onore come emerge in alcuni libri che sono stati pubblicati dopo l’arresto di Totò Rina. In questo caso abbiamo la conferma che la mafia non segue un codice d’onore ma agisce inconsapevolmente, senza pensare ai danni provocati nei confronti delle famiglie.