Il trailer di questo film nasconde un forte messaggio al suo interno. Partendo dalla scena iniziale nella quale Arturo, protagonista del film e figlio di una famiglia mafiosa, come prima parola dice “mafia” al posto di “mamma” o “papà”, lasciando il padre incredulo ma fiero. La storia procede e viene mostrato un dialogo tra nonno, padre e figlio, il quale essendosi innamorato di una ragazza chiede al genitore il permesso per chiederle la mano. Alla richiesta il padre risponde in modo negativo, in quanto sposare la figlia di genitori divorziati non rientra nel codice di onore di “cosa nostra”.

Al problema il nonno trova una soluzione: uccidere il padre, facendoci capire attraverso una macabra battuta quanto sia semplice per la mafia risolvere i problemi e il poco valore della vita umana. All’interno del film sono molti i riferimenti a scene realmente accadute, che vengono però raccontate in modo ironico e allegorico. Come Totò Riina che è incapace di gestire il condizionatore di casa con il telecomando, ma che appena impara, comodamente seduto dal divano di casa sua, attraverso la spinta di un tasto fa scoppiare una bomba, che causerà la morte di 4 persone, tra cui Giovanni Falcone, e il ferimento di altre 23 in quella che sarà chiamata “La strage di Capaci”. Infatti, prima dell’azionamento dell’esplosivo, viene inquadrata una scena dove appaiono il già citato Giovanni Falcone e il collega Paolo Borsellino, due magistrati antimafia che combatteranno fino alla loro uccisione contro queste organizzazioni a delinquere. Il titolo del film perciò mira a fare un tributo a questi, che furono uccisi durante l’estate, ma anche in modo più generale a tutte quelle persone che mostrando grande coraggio si opposero al volere della mafia, quasi sempre rimettendoci la vita. La delicatezza e la leggerezza con cui questo film mostra il problema della mafia in Italia non deve essere scambiata per superficialità in quanto riesce ad attirare l’attenzione dello spettatore facendolo divertire ma allo stesso tempo ragionare. Penso che questo film, per la sua facile comprensione, sia un’ottima arma contro la sottovalutazione e la disinformazione su questo argomento, diventato ormai di mondiale importanza. Infatti una delle fondamentali armi per sconfiggere questo fenomeno è la comunicazione.

Come fonte per il video ho usato YouTube e le parole chiave della mia ricerca sono state mafia, film e comunicazione.

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