Nel video allegato, è possibile scoprire la storia dell’ex boss mafioso Luigi Bonaventura, e di come quest’ultimo fece la decisione di collaborare con le forze dell’ordine per poter tenere al sicuro la propria famiglia e soprattutto i propri figli. Come spiega il video, si può capire come la sua scelta abbia scaturito delle conseguenze positive, riuscendo a far arrestare numerosi uomini. La sua scelta, garantì inoltre la possibilità di scoprire la stessa struttura gerarchica dell’organizzazione mafiosa e delle classi dirigenti criminali. Ciò che si scopre, innanzitutto, è che il percorso gerarchico è un percorso che parte dalla nascita di un figlio in una famiglia mafiosa. Lo stesso Luigi, arriva ad affermare come suo padre tornasse a casa con armi vere, e spiegando come i bambini venissero educati a queste ultime facendogli pensare che fossero solo dei giocattoli, e facendoli sparare in riva al mare. La sua preparazione però, come dice Luigi, non si basa solo sull’utilizzo di armi, ma anche su un’attenta analisi delle reti commerciali, studiando il percorso sociale e intenditoriale nelle varie regioni italiane.
“Il capo, è colui che non solo è capace di scendere sul campo, ma anche quello che è capace di pensare”, dice lo stesso Luigi, il quale in età giovanile rimane nascosto senza commettere reati. La sua prima prova per garantire la sua efficacia come mafioso, arriverà poi con il suo primo omicidio, uccidendo il pescivendolo Rosario Villirillo. Luigi spiega come il suo cambiamento sia non solo un atto di protezione, ma anche un atto di perdono nei confronti del povero uomo ormai morto, Da qui, la sua posizione inizia a cambiare, riuscendo a salire nei vari rami gerarchici della famiglia.
In conclusione, la sua azione ci è stata notevolmente utile per capire come possa funzionare la gerarchia di una famiglia mafiosa, e di cosa sia necessario per poter salire tra i vari “ranghi” della famiglia stessa.
Sono riuscito a risalire al video ricercando “Gerarchia” e “Codice d’onore”.