Per il terzo laboratorio “le mafie danno lavoro?”, ho scelto il video prima cercando il sottotema “a quali condizioni la mafia dà lavoro?” e poi aggiungendo le parole chiave: diritti del lavoro, violenza, rapporto tra vittime e carnefici nel ruolo del lavoro.
Il video è tratto dal programma “Nemo”, in onda su Raiplay, interviste a persone che, per continuare il loro lavoro, hanno dovuto pagare il “pizzo” ai boss della mafia.
L’ intervista che mi ha colpito maggiormente è al minuto 4.00: un signore, proprietario di un autosalone, che ha avuto il coraggio di denunciare ciò che ha subito, con l’aiuto di telecamere e telefonate registrate che riceveva da estorsori. Gli è stato chiesto di pagare il pizzo per poter lavorare, ma rifiutando, è stato “punito”: le auto sono state incendiate.
Dopo la denuncia all’antimafia, ha continuato a vivere nella paura, non ha protezione dallo Stato, infatti porta sempre con sé una pistola.
Queste interviste che ho visto e ascoltato mi hanno fatto pensare che chi vive sotto lo scacco della mafia non conosce cosa sia la libertà, neanche di fare serenamente il proprio lavoro, persone che con sacrificio cercano di avere una vita tranquilla, ma che devono resistere, contrastando o piegandosi alle condizione dei mafiosi del luogo dove vivono.