Circa 4 anni fa, tra il 2018-2019, nel centro storico di Napoli, a Forcella, hanno scoperto dopo varie indagini che la camorra gestisce un grosso business di più prostituzione.
Ragazzine giovanissime, si prostituiscono per pochi euro a tutte le ore nel centro cittadino.
Le schiave del sesso sono ragazze giovanissime, molte delle quali minorenni, generalmente provenienti dai Paesi africani e abbandonate.
“Non è immaginabile – spiega Giuseppe Cortese, capitano della Polizia Municipale – gestire un giro di prostituzione in pieno centro, senza che ci sia il controllo da parte della camorra”.
Hanno seguito gli agenti nel blitz a vico della Pace, dove sono entrati nelle case delle prostitute.
Hanno trovato di tutto: minorenni incinte sorprese insieme al/alla cliente, maltrattate, con evidenti seghi di percosse, illegalità diffusa, allacci abusivi di acqua ed energia elettrica, droga, merce contraffatta e altri materiali sospetti che saranno poi analizzati.
Tutti gli abitanti di quel vicolo sono esasperati e frustrati da tutto questo; ma anche molto arrabbiati.
Infatti hanno lasciato varie testimonianze, per esempio:
“Vi sembra giusto che dobbiamo vivere nel vicolo delle puttane? Questo era uno dei vicoli più belli di Napoli”.
Le forze di polizia dovranno agire per determinare la filiera di comando che gestisce e controlla le attività illecite.
Le giovani donne erano annebbiate dal fatto che la mafia tramite questo lavoro potesse donare loro “beni e benessere”.

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