I carabinieri di Reggio Emilia hanno preso parte ad un provvedimento di confisca beni per un valore di oltre 11 milioni di euro, nei confronti di Antonio Muto. Il provvedimento è conseguente alla irrevocabilità della condanna di Muto nell’ambito del processo Aemilia alla pena di 8 anni e 6 mesi di reclusione per associazione appartenente alla ‘ndrangheta che operava nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena.
Il provvedimento, eseguito a Reggio Emilia, Parma, Mantova e Crotone, ha portato al sequestro di 5 aziende nel settore degli autotrasporti ed immobiliare, per un fatturato di 3 milioni e mezzo di euro, di immobili, veicoli e rapporti bancari.
In questo quadro, gli esiti dalle indagini patrimoniali hanno trovato conferma nella gestione occulta di numerose imprese operanti in Italia: l’analisi di oltre 700 rapporti bancari ha consentito infatti di ricondurre i processi decisionali delle aziende agli indagati.

come possiamo notare la mafia è presente in tutta Italia, e si conferma sui territori tramite aziende, imprenditori. qui infatti possono guadagnare grandi quantità di soldi nel tempo e risultando puliti agli occhi di tutti. bisognerebbe secondo noi aumentare il monitoraggio e i controlli delle aziende per cercare di evitare tutto ciò, ma questo risulta difficile se, come detto nel video, ci sono personaggi politici coinvolti per coprire questo tipo di mercato.

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