“La mafia è una montagna di merda. E io chiedo scusa a tutte le persone a cui ho arrecato dolore”. Sebastiano, detto Jano Ferrara, 46 anni, ex boss mafioso del quartiere Cep di Messina e collaboratore di giustizia, colui che fu ribattezzato “il boss buono” per lo stretto rapporto che lo legava alla sua gente, si confida in un’intervista chiede scusa per il suo passato. Ma non solo.

“Ho fatto una vita da criminale, ho preso quasi 150 anni di carcere per vari reati, dall’omicidio all’estorsione, ma sono rimasto sempre dalla parte del popolo, forse per questo mi chiamano il “boss buono””. Il rapporto di grande affetto che la sua gente provava per Jano lo si vide in maniera plateale quando, dopo una lunga latitanza nel sul appartamento nel quartiere popolare di Ferrara, fu arrestato nel marzo del 1994. Come possiamo vedere centinaia di persone scesero in piazza per chiedere la sua liberazione. Scene che fecero il giro del telegiornali e che non mancarono di scatenare polemiche in tutta Italia contro la gente che in strada difendeva un boss spietato e sanguinario.

Cosa ne pensate della scelta di Stefano Jano Ferrara?

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