La mafia è un fenomeno che cerca di rendersi invisibile ma al tempo stesso ha la necessità di essere percepito per poter esistere, deve essere presente e condizionante, è camaleontico e mimetico ma al contempo rimane uguale a se stesso. Come è stato già discusso nei precedenti incontri si tratta di diverse organizzazioni criminali presente in tutto il mondo, e dunque anche nella nostra realtà. Certamente le mafie sembrano invisibili ad alcuni, in quanto vengono sottovalutate, ma anche perché si ha spesso una visione stereotipata di ciò che è mafia e quindi non viene riconosciuta per quello che è. Come detto prima le mafie si mimetizzano ed anche per questo mutano nel tempo per questo motivo a molti esse appaiono invisibili e vengono erroneamente sottovalutate; a d’oggi “Ci sono molti meno omicidi, meno sparatorie e attentati e una maggiore infiltrazione nell’economia legale, negli appalti, nell’imprenditoria e anche nella pubblica amministrazione” dice Maurizio Vallone, direttore della Direzione investigativa antimafia.
“Il problema è che la mafia si relaziona con il potere, e questo purtroppo accade ancora. Se fosse solo una partita a chi spara di più lo Stato vincerebbe, ma il fatto è che i mafiosi sono più avanti di noi nel capire il business. Non si tratta solo della politica, oggi la mafia entra negli affari senza dover neanche minacciare. Oggi al Nord c’è invece una grande sottovalutazione perché lì la mafia non spara. Solo che poi ai processi scopri che incendiano i mezzi meccanici e che volevano uccidere una collega di Venezia” “Oggi ha messo radici, non è più la mafia delle stragi ma non perché l’abbiamo sconfitta, i soldati che compirono quegli atti orrendi sono in galera, ma non è vinta. Oggi la vera emergenza è al Nord, perché lì la mafia è entrata nelle imprese e si sciolgono consigli comunali anche in Valle D’Aosta. È una mafia diversa, con la ‘ndrangheta che muove 40 miliardi all’anno con il traffico di stupefacenti in tutta Europa e pulisce i soldi nell’agroalimentare e nel turismo. E oggi insieme ai soldi per l’emergenza Covid, è arrivata la paura che la criminalità possa metterci sopra le mani, per questo è giusto sburocratizzare ma senza perdere il controllo” dice Misto Ruotolo in un’intervista.
https://legalita.regione.emilia-romagna.it/studi-e-ricerche/statistiche/evoluzione-dei-fenomeni-di-illegalita-in-emilia-romagna.pdf Evoluzione dei fenomeni di illegalità in Emilia-Romagna collegati alla criminalità di tipo mafioso di Eugenio Arcidiacono

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