La Liguria è una terra di mafia. Camorra, Cosa nostra, ‘ndrangheta, in quest’ordine, progressivamente e inesorabilmente, si sono impadronite di porzioni rilevanti di territorio ligure: esercitando violenza, imponendo controllo, alterando gli equilibri socio-economici della regione, seminando paura.
Ndrangheta, camorra e mafia siciliana sono le principali attività malavitose, insieme a sodalizi stranieri per lo più di origine africana, sudamericana e dell’Est Europa, risultate attive in tutte le province liguri.

In particolare è il centro storico genovese piazza principale di attività illegali: la Dia, infatti, riporta che qui bande di irregolari operano soprattutto verso il settore del traffico di stupefacenti. Nello specifico ad agire sono spesso aggregazioni marocchine, senegalesi, equadoregne e gambiane che sfruttano la posizione strategica della Liguria per l’importazione di hashish e marijuana proveniente dal Marocco. Sebbene non risultino allo stato delle relazioni ben strutturate e consolidate tra la criminalità organizzata italiana e quella straniera, sono sempre più frequenti le forme di collaborazione all’interno dell’ambito del narcotraffico.
In provincia di Genova sono stanziate le ‘ndrine dei Nucera-Rodà, Rampino, Fogliani, Asciutto, Stefanelli, Fonte, Giovinazzo e Gangemi.

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