Per rispondere alla domanda “le mafie rispettano un codice d’onore?” ho voluto approfondire l’omicidio di Claudio Domino, un bambino di 11 anni ucciso il 7 ottobre 1986 a San Lorenzo.
Una cosa che lascia sorpresi è il fatto che la persona che gli ha sparato sapesse il suo nome. Infatti mentre il bambino era in giro per le strade è stato chiamato da un uomo e una volta avvicinato quest’ultimo gli ha sparato in mezzo agli occhi uccidendolo. Le cause di questo omicidio sono sconosciute secondo il pentito Giovanbattista Ferrante il bambino doveva aver assistito a scambi di sostanze stupefacenti ma non si hanno certezze, infatti i genitori gestivano un’azienda di pulizie e si erano aggiudicati la pulizia dell’aula bunker dell’Ucciardone, dove in quei mesi era in corso lo storico Maxiprocesso. L’uccisione di Claudio violò la pace mafiosa che era stata sancita tra i boss, portando Giovanni Bontate, uno degli imputati, a prendere le distanze dall’eliminazione di un bambino innocente. E qui ammise per la prima volta l’esistenza di un’organizzazione criminale (cosa nostra) che fino a quel momento era sempre stata negata

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