Chiudi gli occhi, pensa ad un’immagine che si collega alla mafia. Qual è la prima che ti è venuta in mente?
Questa era la domanda che ci faceva sempre Enzo all’inizio dei primi laboratori per abituarci a visualizzare la mafia e capire quale era il nostro punto di partenza in questo percorso.
In molti alzavano il tricipite per intervenire ma io no, avendo paura non ho mai avuto il coraggio di alzare il braccio, anche se ci dicevano che non esistono risposte sbagliate. Solo in qualche caso ho dovuto per forza rispondere perché chiamavano proprio il mio nome.
Prima di iniziare questa esperienza, mi ero detta che sarei intervenuta, ma poi una volta arrivata in aula magna e avere visto tutte le classi, ho capito che era una cosa che non sarei riuscita a fare.
L’esperienza di Schermi in classe mi è servita per riflettere, conoscere e cambiare alcune idee che avevo sulla mafia e che consideravo giuste, anche se, finito il percorso, ho capito che sono sbagliati.
E’ stato un percorso bello e utile.

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