Il video che ho scelto di proporre per la mia ricerca informa che i beni confiscati alla mafia nelle Marche sono 58, soprattutto nella provincia di Pesaro-Urbino. Si tratta di aziende, immobili e terreni.
Giuseppe Paolini, sindaco di Isola del Piano, racconta che negli anni ‘80 è arrivato in paese un Lombardo, Ruggiero Cantoni con la sua famiglia e ha comprato un casolare con una trentina di ettari di terreno e un ristorante. Al primo impatto sembravano persone per bene, invece l’uomo gestiva un’organizzazione in provincia di Lecco, attraverso la quale gestiva droga, estorsioni e prostituzione.
Nel 2002 con “L’Operazione Sciacallo” la polizia ha arrestato tutti e nel 2006 il bene confiscato è stato assegnato al Comune di Isola che lo ha gestito fino al 2015 e, successivamente, ha pubblicato un bando per l’assegnazione del bene.
L’associazione Libera ha vinto la gara, mantenendo vive le attività svolte e in questa realtà lavorano 15 volontari assieme ai detenuti del carcere di Pesaro; tutto il paese, invece, si impegna quando ci sono degli eventi.
Questa è per me un’evidenza che la mafia può essere vinta dalla legalità, ma credo che il territorio e l’insediamento della criminalità mafiosa siano due aspetti importanti da considerare, in quanto alcune attività criminali organizzate sono riuscite ad espandersi in modo importante all’interno del nostro territorio marchigiano.
Spero che le forze dell’ordine, anche con l’aiuto di semplici cittadini come noi, riescano ad individuare le attività mafiose nella nostra regione e che i beni confiscati possano essere convertiti in iniziative utili per il bene di tutti i cittadini.

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