Da sempre la mafia ha avuto agganci al mondo musicale, e la maggior parte di questi avviene proprio all’interno del panorama neomelodico.
I neomelodici protagonisti cantano in napoletano, a Napoli come a Palermo, a Roma come a Torino, nelle periferie spesso dimenticate delle metropoli italiane.
Lo scopo di tutto ciò è il continuo riciclo di denaro sporco, e in più le palesi lusinghe a coloro che sono al potere, forse per paura o forse per ingraziarsi i boss.
Il tema accende i riflettori su un fenomeno che non può essere trascurato.
La lettura dei testi delle canzoni dedicati a capomafia e uomini d’onore, l’odio verso i pentiti e la polizia, impressiona. Gli autori riescono a suscitare sgomento e sfidano quella indifferenza che, per troppo tempo, ha consentito al fenomeno mafioso di prosperare.
Quindi secondo me bisognerebbe trovare con l’impegno e il contributo una soluzione che arginasse una volta per tutte il problema.
PAROLE CHIAVE: MAFIA,MUSICA,LEGAMI

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