La ventottenne Paola Rizzello sarebbe stata uccisa per volontà del capoclan Luigi Giannelli e della moglie Anna De Matteis, detta “Anna morte”, nonché dell’ex convivente Donato Mercuri, già condannati all’ergastolo in qualità di mandanti e organizzatore del delitto. La condanna a morte fu decretata per difendere i segreti del clan da una donna che sapeva troppo e anche per vendetta da parte della moglie del boss, di cui la Rizzello era stata amante. Il piano per la sua eliminazione non risparmiò Angelica, che si trovava con la mamma in quel maledetto giorno di primavera, quando Luigi De Matteis e Biagio Toma la attirarono in un casolare di campagna e la assassinarono a colpi di fucile.
Le donne e i bambini vittime di mafia sono state tante quindi non è stato difficile trovare questo articolo. L’ho scelto proprio perché penso che a causa di questi avvenimenti, le mafie non rispettano alcun codice d’onore. La cosa che più mi è rimasta in mente è stata l’uccisione della piccola Angelica, che non sapeva niente di quello che stava succedendo