Massimo Pericolo (Alessandro Vanetti) fu arrestato per spaccio di marijuana nel 2014 chiamata Scialla Semper che portò dietro le sbarre ben 28 persone tra grandi e piccoli spacciatori, il rapper rimase lì per 4 mesi.

In un’intervista rilasciata a Cosmopolitan il rapper ha raccontato alcuni particolari dell’arresto e del suo periodo di detenzione in carcere nel 2014. “La verità è che stavano indagando su altre persone – ha spiegato il rapper – sono arrivati a me tramite le intercettazioni telefoniche, erano venuti a casa mia per portarmi a fare un interrogatorio. Purtroppo però io in quel periodo avevo in casa circa 300 grammi di marijuana. Li hanno trovati, e mi hanno portato direttamente in carcere.

All’inizio mi hanno sistemato nella cella nuovi giunti, come racconto in una mia traccia.

Il mio primo pensiero fu: chi pagherà il mio affitto ora ?Chi terrà il mio corso di arti marziali ? Avevo tanta paura, non avevo idea di cosa sarebbe successo dopo, tutto il mio mondo stava andando in frantumi, sono abituato a prendermi cura di me stesso sin dai diciassette anni. Non avevo neanche i vestiti, gli altri detenuti mi hanno prestato tutto, mutande incluse”.

Un periodo nel corso del quale non sono mancati momenti difficili e situazioni delicate.

“Ogni tanto tra i detenuti c’era qualcuno che voleva suicidarsi, tantissimi avevano problemi di ansia e depressione, in quei casi gli vengono somministrati gli psicofarmaci e via” – ha aggiunto il cantante.

Il rapper racconta pure che durante la sua permanenza in carcere si dedicava molto alla scrittura e fu la fase dove ufficializzò il suo attuale nome d’arte Massimo Pericolo.

Dopo che il Rapper venne rilasciato continuò il suo percorso di cantante componendo nuove canzoni e lavoró con case discografiche

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