Questo video parla, come possiamo già notare dal titolo, di un ex-boss della mafia Cosa Nostra Newyorkese che valuta quanto realistiche sono le scene di film che trattano, appunto, il genere mafioso.
E’ stato abbastanza difficile scovarlo. Ho cercato mafia, fascino e perché come parole chiave, ma nel frattempo una marea di siti come Rai, Fanpage e altri mi si sono aperti davanti e ci ho messo un po’ per trovare il video “perfetto”.
Ho scelto proprio questo contenuto multimediale per il fatto che il titolo m’incuriosiva abbastanza da cliccarlo con il mouse e guardarlo.
In varie parti, il boss, smentisce ciò che succede. Nella prima scena del film il padrino, si conduce una sparatoria tra due auto. Dall’auto più grande escono tanti uomini in completo che cominciano a sparare e a devastare l’altra macchina, con l’intento di ferire o uccidere il conducente.
Il commentatore nega immediatamente il realismo della scena; infatti racconta che quando lui e i suoi seguaci organizzavano una sparatoria prima di tutto non era così tanto organizzata e non uscivano nemmeno così tante persone allo scoperto, mentre riguardo alle armi narra che erano più piccole e meno ingombranti.
Il video mi ha trasmesso un messaggio importante: l’idea di stereotipo che abbiamo sulle mafie e i mafiosi coincide anche con ciò che ascoltiamo o guardiamo sull’argomento. Un film come il padrino o un libro che tratta la mafia ci può distorcere il nostro stereotipo che abbiamo in testa oppure affermarlo. Le TV e i giornali, come i film e i libri raccontano la cattiveria della mafia e la nostra immagine sul mafioso diventa più sgradevole e disarmonica, ma se i siti da cui ricaviamo le informazioni raccontassero il contrario, avremmo in testa uno stereotipo completamente differente da quello che abbiamo ora.
Lo stereotipo di mafioso più popolare è quello di un uomo in completo, italiano. Non è assolutamente così: l’Italia è tutt’ora vittima di violenze e corruzioni da parte delle bande mafiose, ma questo non significa che gli italiani siano tutti mafiosi. Bisogna riconoscere che pregiudizio e stereotipo sono a stretto contatto e qualunque persona che pensa questa verità basata sul nulla, sta dando un pregiudizio infondato che può essere anche ritenuto offensivo.
Alla domanda “le mafie comunicano?” io rispondo così: le mafie comunicano attraverso i fatti che vengono interpretati diversamente da persona a persona. Una cosa che del video mi è rimasta impressa notevolmente è il fatto che l’ex-boss rivela così tante questioni sul suo gruppo e sulla sua vita mafiosa.

Il video lo consiglio alle persone che vorrebbero informarsi di più sulla realtà della mafia e di come viene rappresentata. Dopo questo video il mio interesse per distinguere i film “veritieri” da quelli “falsi” è aumentato. Spero tanto che sia arrivato il messaggio.

Guarda gli altri contenuti di Chiara S.