La mafia ha un suo personale codice d’onore su cui tutti i membri si basano, ma che ovviamente è conosciuto solo in parte, grazie ai pentiti, a documenti confiscati e indagini della polizia; e di certo non è un segreto che le parole onore e mafia vadano a braccetto, e che ogni famiglia mafiosa basi i propri valori su fiducia e rispetto non solo verso il loro boss, ma anche verso le donne e gli altri membri della famiglia. Dicono che la mafia non uccide donne e bambini perché fanno parte della loro “costituzione”, ma in Salento c’è un esempio che basterebbe già da solo a confutare la tesi secondo cui la mafia ha un codice d’onore che impone di “non toccare” i bambini e le donne. Ed è il duplice omicidio di Paola Rizzello, che nel 1991, quando venne strangolata, aveva 27 anni, e della sua bambina, Angelica Pirtoli, che ne aveva due e mezzo. Mamma e figlia scomparvero nel 1991 a Casarano. Il corpo di Paola venne ritrovato sei anni dopo, nel 1997, in una vecchia cisterna nelle campagne di Matino. Era stata sparata. L’opinione pubblica la bollò come sbandata, drogata, “una che andava con tutti”. In questo modo minimizzò l’accaduto come per dire che in qualche modo se l’era cercata. Venne uccisa da quello che era stato per un certo periodo il suo amante, Donato Mercuri, un uomo del boss Luigi Giannelli. La sua colpa era che, dopo l’arresto del boss, cominciava a parlare troppo, a fare domande, a parlare con gli inquirenti. Sapeva troppo. Non fu difficile farla salire in macchina, perché conosceva bene il suo assassino. Quando fu portata nelle campagne, aveva con se la sua bambina. Paola venne sparata all’addome e la bambina fu ferita ad un piedino, ma era viva. Gli esecutori, lasciarono lì, al buio, in campagna, la bimba riversa sulla mamma morta. Poi tornarono, perché a due anni e mezzo un bimbo può parlare e soprattutto ricordare. Afferrarono Angelica per un piede, quello già ferito, e la sbatterono ripetutamente su un muretto a secco. Non sprecarono per lei neanche una pallottola. Poi la avvolsero in un sacco di juta e la seppellirono. Venne ritrovata nel 1999, otto anni dopo il massacro. Ecco il codice d’onore della Sacra corona unita e di tutte le mafie: trucidare una bimba di due anni e mezzo frantumandola su un muretto a secco. Ricordiamolo a quei giornalisti che senza replicare ai mafiosi mandano in onda o riportano le loro dichiarazioni sull’esistenza di un fantomatico codice d’onore della mafia secondo cui si rispettano le donne e i bambini.Ho scelto questo video la storia di Paola e Angelica deve essere saputa da tutti, da come agisce la mafia che non si fa scrupoli nemmeno per una bambina di 2 anni e mezzo.

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